Stefano Ciccone
La dimensione sociale dell'innovazione
anno di pubblicazione 2023

cartaceo 320 pp

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L’innovazione è divenuta una parola passepartout utilizzata, spesso a sproposito, dalla pubblicità, dalla politica e dai media: sull’innovazione tecnologica si riversano fiducia e diffidenza, ambedue spesso sproporzionate.
La tecnologia è pervasiva nelle nostre vite e incide in modo significativo sul sistema produttivo, eppure la conoscenza delle relazioni tra innovazione tecnologica e vita quotidiana, la riflessione sulle forme di previsione e governo di queste relazioni, appaiono ancora del tutto inadeguate.
Non solo i cittadini appaiono privi di categorie per leggere la dimensione sociale dell’innovazione; anche gli stessi operatori del settore, i decisori politici, le organizzazioni sindacali e le comunità locali appaiono impreparati ad affrontare questo tema nella sua complessità.
È necessario dunque costruire strumenti condivisi per comprenderne le dinamiche e governarle.

Introduzione
La retorica dell’innovazione
Una parola d’ordine buona per tutte le stagioni?
L'innovazione e lo sviluppo locale
Un punto di vista trasversale
L'innovazione non è un processo spontaneo né lineare

1. L’innovazione per lo sviluppo locale
Le culture dello sviluppo locale
Il dibattito in Italia sullo sviluppo locale
Un nodo interdisciplinare
Il difficile rapporto tra innovazione e sviluppo locale
Le politiche locali a supporto dell’innovazione
I distretti tecnologici
La governance e la replicabilità dei distretti
La conoscenza: non solo risultati settoriali

2. Con quali categorie parliamo di ricerca e innovazione?
Con quali categorie parliamo di ricerca e innovazione?
Complessità della ricerca scientifica e paradigmi interpretativi
Metafore scientifiche tra determinismo e complessità: il caso biotech
La dimensione sociale della ricerca
Ricerca di base o applicata?
Scoperta o invenzione?
Brevettazione e modelli di costruzione della conoscenza scientifica

3. Costruzione sociale della scienza e ruolo sociale della scienza 
La scienza tra delega e diffidenza
Saperi sociali
Quali condizioni per un governo democratico dell’innovazione tecnologica?
Le scienze sociali e la ricerca scientifica e tecnologica
Le trasformazioni nella ricerca nell’innovazione

4. Strategia di impresa e innovazione
Innovazione e organizzazione del lavoro
Se profitto non fa rima con innovazione
Il caso Olivetti

5. Politiche e pratiche su ricerca e innovazione
La crisi della strategia di Lisbona
L’Italia
La legge 297
Gli uffici per il trasferimento tecnologico, gli spin off
La proprietà intellettuale
Un sistema di valorizzazione sociale della conoscenza
Un’autonomia autoreferenziale
Se cambiano le fonti di finanziamento e i riferimenti istituzionali

6. La terza missione: una definizione rivelatrice
A cosa serve valutare?
La terza missione e lo sviluppo dell’innovazione sul territorio
Un ambito di attività ancora non integrato nella vita degli atenei 
Quale ruolo sociale per l’università e la ricerca
Un’occasione per ripensare forme organizzative e profili professionali 
I promotori di innovazione
Il ruolo della Pubblica Amministrazione
Gli organismi intermedi territoriali per l’innovazione: parchi scientifici e distretti tecnologici

7. Il caso romano
Venti anni di politiche da cui apprendere
Le municipalizzate
Reti territoriali e modelli di concertazione per lo sviluppo locale
La comunità scientifica
Pratiche di promozione dell’innovazione nell’area romana
Coworking e innovazione
Pensare l’area romana nel sistema globale dell’innovazione, valorizzare la sua storia, cogliere le opportunità emergenti nelle sue difficoltà
La pubblica amministrazione attrice del cambiamento a Roma

Stefano Ciccone ha promosso e coordinato per 15 anni il Parco Scientifico Romano sviluppando progetti e iniziative in ambito nazionale ed europeo sulla valorizzazione della conoscenza nelle politiche di sviluppo locale. È stato tra gli esperti valutatori ANVUR delle attività di “terza missione” degli atenei e degli Enti di Ricerca. Coniuga, nella sua ricerca, una riflessione sull’ordine di genere da un punto di vista maschile e un critica alle della ricerca e dell’innovazione basato sulla valorizzazione dei saperi e delle soggettività sociali. Ha curato nel 2004 il volume Romascienza. Innovazione, qualità e sviluppo per Roma (Franco Angeli); con Rosenberg & Sellier ha pubblicato Essere maschi. Tra potere e libertà (2009) e Maschi in crisi? Oltre la frustrazione e il rancore (2019).