Un memorabile oblio
cartaceo 128 pp |
9788867890996 | 10,00 € | |||
pdf 999 KB |
9788867891009 | 2,99 € | |||
epub 251 KB |
9788867891016 | 2,99 € |
“La memoria è un vasto spazio inclinato, che noi pensiamo in perfetto equilibrio, su cui gli oggetti, ovvero tutto ciò che sappiamo del già accaduto, scivolano, a volte in un attimo, verso l’oblio.”
Queste parole ricorda Furio Colombo di un incontro avuto con Oliver Sachs, che non ha mai teorizzato il problema (che infatti è politico e non medico) del contagio con cui si può indurre a rapide dimenticanze, si può arrivare all’immensa volgarità di negare la vittima di fronte alla vittima, di negare il delitto mentre si sta compiendo.
Nelle pagine di questo libro Furio Colombo e Vittorio Pavoncello vogliono riportare in luce la forza del negazionismo (che resiste bene all’intensità, alla commozione, ma anche alla documentazione della memoria) e l’oscillante debolezza delle istituzioni che non hanno mai saldato la loro autorevolezza con la grandezza del crimine che si erano impegnate solennemente e per legge a non scolorire per non perdere il senso dalla vastità del crimine. Ha fatto scudo la calcificazione del fascismo, che vuole assurdamente continuare a essere opinione legittima come ogni altra opinione. Può esserci una opinione che non risponde del fatto che esalta?
Pavoncello argomenta con forza il peso di ciò che è irreversibilmente accaduto, e da cui far ripartire la storia che ha visto nel conflitto 1939-45 la “prima guerra razziale” della storia.
Furio Colombo porta a questo discorso due argomenti. Il primo è che il negazionismo inizia la serie oscura e tuttora impenetrata delle “fake news”, la vita pubblica e gli eventi delle persone fondata sul falso, e il contesto alterato con raffinata e malefica invenzione. Il secondo argomento è la fascistizzazione più o meno conscia (popolo e cultura) di coloro che, in misura sempre più vasta, si arruolano nel nuovo negazionismo che rifiuta e irride senza esitazione anche il papa.
Questo libro chiede di capire che, di nuovo, il pericolo è grande.
Introduzione
IL RITORNO DEI SENZA MEMORIA
di Furio Colombo
Fascismo e suprematismo
Gerusalemme, la prima parola o l’ultima
Post-verità, fatti alternativi e negazionismo
Cancellare la storia. Torna in Italia con onore il re di Auschwitz
RIFLESSIONI AI MARGINI DELLA SHOAH
di Vittorio Pavoncello
Prima Guerra Razziale
Tempo, storia, e memoria della Shoah
Una storia che viene da lontano
Dreyfus un immigrato di guerra
Che razza di genocidio è?
Genocidio e Shoah
Una maggioranza zitta e muta
Purim 1946!
Prove tecniche di genocidio
Negazionismi
E gli ebrei?
Un Medio Oriente mediatore d’oblio
La pace dopo la guerra
Il trattamento Ludovico
Sentenze
Razza e guerra totale
Festa d’Europa
Note
APPENDICE. Le leggi razziali in Europa
Indice dei nomi
Furio Colombo ha vissuto a lungo negli Stati Uniti, e insegnato alla New York University, alla University of California, Berkeley, alla Columbia University. Il suo primo libro è stato L’America di Kennedy (Feltrinelli, 1964), la più recente pubblicazione Trump Power (Libri de “Il Fatto”, 2017). Con Umberto Eco ha partecipato alla fondazione del Gruppo 63, del Dams di Bologna (1969) dove ha insegnato per cinque anni, e nel 2015 de La Nave di Teseo, la casa editrice indipendente voluta da Eco per non sottostare a Berlusconi. Nel 1967 era a Gerusalemme e ha documentato con una troupe della Rai la “guerra dei 6 giorni” dalla Giordania, dal Golan, dal Sinai. Dal 1996 è stato eletto tre volte in Parlamento (deputato e senatore). È l’autore della legge che dal 2000 istituisce il Giorno della Memoria per la Shoah.
Vittorio Pavoncello, regista, artista, autore, da sempre attento agli sviluppi dell’arte e della scienza, ha realizzato sia spettacoli teatrali sia mostre. Fra le opere recenti La scelta di Turing, sul celebre matematico inglese, ambientata in un futuro computerizzato e dove la clonazione umana è di prassi; Il clima cambia la musica no, su un gruppo di poeti-migranti inserito in un programma di ecologia dell’ONU; e il romanzo Tutte le foto del mondo tranne una. Fra le mostre “Redshift” e “Un mondo di selfie”. Sul tema della memoria e della Shoah nel 2002 ha scritto il testo teatrale Eutanasia di un ricordo (che ha ricevuto una medaglia dalla Presidenza della Repubblica), fino al 2014 ha ideato e curato gli eventi della “Shoah degli altri”, e attualmente organizza “La Shoah dell’arte” che ogni anno vede la partecipazione di circa 30 musei e altrettanti teatri in Italia. È ideatore del fermento artistico SpamLife che si occupa dei fenomeni di esclusione sociale.